Epidemia di insonnia
Epidemia di insonnia
La pandemia ci ha tolto il sonno, letteralmente. Da quando è scoppiata l’emergenza Covid i disturbi del sonno sono aumentati di oltre il 50 per cento, con conseguenze più o meno gravi sulla qualità della vita». Lo spiega Giuseppe Plazzi, neurologo, responsabile dei Laboratori per lo studio e la cura dei disturbi del sonno all’IRCCS delle Scienze Neurologiche di Bologna e presidente dell’Associazione Italiana Medicina del Sonno (AIMS), affiliata alla Società Italiana di Neurologia (SIN).
Quali sono le cause di questa epidemia di insonnia?
«Certamente, lo stress conseguente a questa pandemia. Le difficoltà economiche, la paura del contagio, l'incertezza del futuro sono alcuni dei fattori più importanti. Ma a essere determinate, secondo numerosi studi scientifici, è lo stravolgimento del ritmo sonno-veglia che si è verificato già dal primo lockdown. Molte persone durante il lockdown si sono adagiate su un ritmo sonno-veglia che non è quello compatibile con la vita di tutti i giorni. Il nostro sonno ha dei sincronizzatori importantissimi: da una parte c’è la luce naturale, dall’altro la vita sociale. La pandemia ha gravemente compromesso entrambi».
L'articolo completo di Valentina Arcovio è su La Stampa - Salute